Conoscenza e divulgazione della previdenza forense

2/2022 MAGGIO-AGOSTO

Valter Militi

Settembre è inoltrato, così come la ripresa delle attività lavorative e scolastiche dopo la pausa delle ferie estive. Quest’anno, proprio in questo periodo, siamo stati colpiti dalla triste notizia della scomparsa di illustri

Colleghi che hanno legato parte della loro vita alla nostra Cassa. Mi riferisco all’avv. Santi Geraci, già Vice Presi- dente dell’Ente e componente dell’attuale Comitato dei Delegati e all’Avv. Alarico Mariani Marini, già Presidente dell’Ente nel triennio 1988/1990. Si tratta di figure di alto profilo morale e intellettuale, professionisti costantemente impegnati per l’Avvocatura, sia presso gli Ordini di appartenenza, rispettivamente Palermo e Perugia, sia nella nostra Cassa di Previdenza e in altre Istituzioni Forensi.

A distanza di pochi giorni, l’Italia ha pianto la perdita di un personaggio pubblico caro a molti, Piero Angela, Uomo dal fascino composto e mite e dal tratto umile, pur nell’espressione di una straordinaria conoscenza scientifica. Maestro della divulgazione, ha avuto il merito di trasmettere a tutti, colti e meno colti, il suo Sapere attraverso un linguaggio semplice, comprensibile e, al contempo, appassionante.

Non si può che condividere il Suo metodo di successo, nella consapevolezza che gli strumenti divulgativi, se ben strutturati nella pienezza dell’informazione e nella completezza degli elementi che si intendono diffondere, siano indispensabili anche nel mondo del diritto.

La complessità del nostro sistema legislativo incide spesso sulla certezza del diritto e sulla univocità del dettato normativo. Per conoscere il diritto nelle sue molteplici sfaccettature concettuali e apprezzarne il valore fondativo, sarebbe necessario offrire un bagaglio normativo chiaro e una corretta divulgazione sì da consentirne a tutti la migliore comprensione.

In campo processuale, l’approccio del legislatore si è ampliato e si è esteso alla sinteticità e alla chiarezza degli atti processuali in generale, siano essi del giudice o di parte, a salvaguardia della efficienza della giurisdizione. Se tali principi possono essere, almeno in linea generale, condivisibili, gli stessi continuano tuttavia a collidere con la consolidata prassi legislativa di redigere norme confuse e frammentarie. La necessità di predisporre atti e provvedimenti giurisdizionali in forma semplificata trova un limite oggettivo nella difficoltà di elaborare le tesi in tale contesto normativo.

Anche per Cassa Forense la divulgazione ha assunto un ruolo centrale nell’intento di sollecitare maggiore interesse e conoscenza del sistema previdenziale e assistenziale: sviluppare l’interesse alla programmazione del futuro pensionistico, fruire delle numerose opportunità offerte dal modello di welfare sono obiettivi per- seguibili da ciascun iscritto anche attraverso la guida del proprio Ente di appartenenza.

La nostra mission va pertanto orientata verso l’adozione di misure tese a favorire la semplificazione e un’agevole disamina delle norme che regolamentano il complesso sistema previdenziale e assistenziale di Cassa Forense. Per tale ragione il Regolamento Unico della previdenza forense – attraverso l’abrogazione dei diversi testi pre-esistenti – ha racchiuso in unico documento il complesso delle disposizioni, rendendone maggiormente fluida, sistematica ed organica la disamina.

La riforma di tale Regolamento, in corso di approvazione da parte del Comitato dei Delegati, introdurrà il sistema di calcolo contributivo delle prestazioni, sia pure “per anzianità”, sulla falsariga della c.d. “Riforma Dini” (l. 335/1995).

Le soluzioni tecniche adottate e le innovazioni introdotte formeranno oggetto, una volta intervenuta l’approvazione ministeriale, di un piano di informazioni multicanale allo scopo di far comprendere i vantaggi del nuovo sistema adottato, sia in termini di sostenibilità di lungo periodo, sia in termini di flessibilità, con particolare attenzione al tema dell’adeguatezza delle prestazioni future.

Anche il nuovo Regolamento dell’Assistenza, elaborato dalla Commissione “Riforma Assistenza”, recentemente deliberato dal Comitato dei Delegati dell’Ente e trasmesso ai Ministeri competenti per l’approvazione, è finalizzato a semplificare, oltre che migliorare, i vari istituti e rendere più agevole la disamina delle misure assistenziali in un quadro normativo organico.

Un'efficace comunicazione non può prescindere dal mondo interconnesso dei social i cui strumenti vanno correttamente utilizzati per rendere appropriata la notizia e maggiormente comprensibili le modalità di approccio ai temi posti.

Sul canale You-Tube di Cassa Forense sono presenti numerosi tutorial, nell’intento di illustrare il funzionamento del sistema previdenziale e le modalità di gestione degli adempimenti contributivi e dichiarativi, stimolando la curiosità degli avvocati ri- spetto alle opportunità offerte.

Anche l’interazione con gli iscritti sugli altri canali social ci aiuta a rispondere ai quesiti e a chiarire i dubbi, a ricevere feedback e segnalazioni sui servizi, riconducendo il tutto nell’alveo della corretta informazione.

Da diversi anni, inoltre, abbiamo istituito una apposita commissione di studio, la Commissione Formazione, impegnata sul fronte della divulgazione. Grazie all’impegno della Commissione e alla collaborazione con gli uffici dell’Ente sono nate numerose pubblicazioni di carattere informativo, rivolte agli avvocati e agli “addetti ai lavori”.

Santi Geraci coordinava la Commissione formazione e da diversi anni era impegnato sul tema della corretta, efficace e strutturata informazione previdenziale.

Anche Alarico Mariani Marini, nella sua lunga carriera professionale, ha curato numerose pubblicazioni in tema di deontologia, etica professionale e responsabilità sociale dell’Avvocato, dirigendo, tra l’altro, per molti anni, la Scuola Superiore dell’Avvocatura.

La comune dedizione alla missione divulgativa e scientifica per Piero Angela e giuridico-previdenziale per Santi e Alarico, nonché il fatto che tutti e tre ci abbiano lasciato a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, mi ha spinto a rivolgere qui, nell’editoriale della nostra rivista, un saluto comune.

Un saluto che vuole essere anche un ricordo del lavoro svolto da loro e da tutte le donne e gli uomini impegnati nel progresso e nel miglioramento della società. Nel rispetto e nel ricordo di costoro, il compito che abbiamo è di proseguire quel lavoro, di indirizzare il nostro agire per provare a migliorare il Paese in cui viviamo.

Facendo tesoro dell’ultima riflessione che Piero Angela ci ha consegnato: “Grande è il valore della divulga- zione, soprattutto se si riflette che non è destinata soltanto a persone poco istruite. Tutti abbiamo bisogno di divulgazione perché occorre distinguere tra cultura e competenza. Ognuno di noi è competente nel proprio campo, ma non necessariamente in un altro. Perciò tutti abbiamo bisogno di divulgazione, quando vogliamo capire qualcosa che non conosciamo”.